Lorenzo è un giovane buttero, sentendo
parlare dell'esercito francese e di Napoleone che sceso
in Italia ha già battuto più volte gli austriaci, nasce
in lui il desiderio di unirsi a quell'esercito. Partirà
alla ricerca dei francesi, quasi per caso si imbatterà
in Napoleone salvandolo da un agguato, il fortunato intervento
e le sue abilità gli daranno così la possibilità di incontrarlo.
Napoleone che crede nel "Destino" lo prenderà
sotto la sua protezione, lo farà arruolare nel terzo reggimento
Ussari e lo utilizzerà come staffetta. Lorenzo, bravissimo
cavalleggero, risulterà immediatamente utilissimo all'Imperatore,
dalla battaglia di Marengo in poi seguirà le sorti di
Napoleone in tutte le successive battaglie, conoscerà
così le terribili conseguenze della guerra sino alla spedizione
in Russia con la relativa ritirata soffrendo, con i suoi
più stretti compagni, l'incredibile freddo di quei territori.
Guarda il book trailer del romanzo realizzato da Roberto Puccio
SINOSSI: "ENTRAI IN GUERRA NEL 1916"
L'autore ci narra della Grande Guerra,
direttamente dalla trincea.
Io come tutti, proprio tutti quelli che
stavano lì al fronte, qualunque divisa indossassero, eravamo
in quei luoghi ed in quella situazione per uccidere, la
scelta era o disertare e togliersi la divisa o fare quello
che la situazione, per quanto tragica ed abominevole imponeva
a tutti noi; in fondo sarebbe stato facile andarsene,
però altri avrebbero ucciso anche per me, sarebbero rimasti
feriti, invalidi o sarebbero morti anche per me.
Mi prese lo sconforto, non avevo vie di
uscita, ero in trappola, uccidere o morire, null'altro
e se uccidere voleva dire abbrutirsi, non avere più nulla
di umano, in quello era il sacrificio e tutto sommato
il coraggio di tutti i soldati, consapevoli del proprio
destino che come in un assalto alla baionetta si sarebbe
comunque inevitabilmente compiuto, al di là delle volontà
di ognuno..
Da sempre era stata la sua ombra; per
i primi anni Marco non seppe nulla, ma Lei, sin dalla
cruenta morte della madre, era stata costantemente presente.
Poi un giorno, alla torre solitaria, si rivelò. Da allora,
più e più volte si rese visibile e, inevitabilmente, iniziò
a dialogare con Marco sugli aspetti dell'esistenza, incalzata
dalle mille domande di lui.
Così nei momenti più critici della sua
vita, in una sorta di presenza quasi salvifica, Lei c'era.
Dopo la dipartita del nobile Goffredo, suo mentore, Marco
- oramai diventato Templare - iniziò il suo difficile
viatico come cavaliere e incontrò così quello che diventerà
il suo grande amico: Matteo.
Nel testo un "Personale Testamento sull'Amicizia."
Nika, originaria di Usatove - nei pressi
di Odessa in Ucraina - dopo essersi sposata si spostò
a San Pietroburgo, dove diede alla luce Aleksei, ma dopo
due anni divorziò e si trasferì in Inghilterra. Insegnò
al figlio tantissime cose, che lei stessa amava, dal nuoto
ai classici, ed in particolare le teorie filosofiche sul
Destino. Conobbe Craig, ufficiale dei Black Watch e lo
sposò. Lui si dimostrò un buon padre adottivo e amò tantissimo
il figlio di lei, creando così un legame ancora più grande.
Già adolescente, Aleksei perse i genitori in un incidente,
che per un determinato periodo lo traumatizzò; riuscì,
in qualche modo, a riprendersi e - finita la scuola -
volendo ripercorrere la "strada" del padre, si arruolò
nei Black Watch. Nel frattempo era scoppiata la guerra,
l'Ucraina era stata invasa. Aleksei, per lo sconfinato
affetto che nutriva per la madre, si sentì in dovere di
andare a difendere quel paese, e il destino si fece vivo.
Gabriele
Brenci Giommi nasce a Pistoia il 4 aprile 1952. Dopo aver
girovagato per la Toscana, abitando prima a Firenze, poi
Siena, Arezzo, e Cortona, arriva infine a Bologna dove
frequenta il liceo scientifico poi l’università di architettura
a Firenze interessandosi parallelamente d'arte in modo
tanto appassionato da cominciare a dipingere assiduamente,
sperimentando con successo le tecniche dall'olio all'acquerello.
Svariate saranno anche le attività sportive, nel 1999
partecipa alla maratona di New York.
Nel 2000 l’attività artistica come pittore
riprende con vigore, dipinge Bologna, i vicoli, i portici,
le piazze e gli scorci urbani, resi ad olio con toni caldi
fatti di sfumature marroni stemperate da tonalità rosa
ed avorio, omaggio costante e sentito da bolognese doc,
anche se nel cuore rimane la Toscana.
La produzione artistica, che sia ad olio
o ad acquarello, non si ferma però solo al paesaggio ma
spazia nelle nature morte, nei ritratti e nelle figure
di ballerine riprese in squarci di luce per le quali riceve
molti riconoscimenti. Svariati i concorsi, le collettive
e le personali, quindi l’avventura da scrittore e la pubblicazione
dei romanzi.
Accedi alla sezione "pittore"
per vedere i lavori realizzati nelle varie tecniche: